La guerra della musica passa da Apple Music e almeno negli Stati Uniti, dove la concorrenza è spietata e forse anche grazie alla presenza di molti iPhone, iPad e altri dispositivi della società di Cupertino, Spotify potrebbe essere in “pericolo” e per l’Estate 2018 potrebbe anche diventare la seconda piattoforma di streaming proprio dopo la soluzione di Apple che diventerebbe la prima proposta tra gli utenti.
Secondo quanto riportato dal The Wall Street Journal infatti, Apple Music crescerebbe del 5% su base mensile mentre Spotify sarebbe ferma a una crescita del 2% (sempre guardando al solo mercato statunitense). Infatti c’è da considerare come la prima sia ancora decisamente indietro rispetto alla seconda a livello globale dove l’influenza di Apple e di Apple Music è decisamente inferiore e quindi si rispecchia anche sulla quota di mercato di questo genere di servizi.
Secondo quanto riportato, Spotify ha 70 milioni di abbonati (a pagamento) stando alle cifre riportate un mese fa, ossia circa il doppio di Apple Music. Se si considera poi la parte gratuita, gli utenti di Spotify dovrebbero essere circa 140 milioni di utenti che però si devono sorbire annunci pubblicitari. C’è anche da considerare che Apple Music è arrivata quasi quattro anni dopo (2015) rispetto alla concorrenza. Una delle possibilità di espansione sarà l’arrivo di Apple HomePod che permetterà, attraverso lo smart-speaker, di ascoltare la musica in maniera comoda e semplificata sfruttando i comandi vocali di Siri e la connessione con iPad, iPhone e altri dispositivi.
Spotify e Apple Music offrono entrambi un abbonamento base di 9,99 dollari/mese mentre ci sono anche piani scontati per studenti a 4,99 dollari/mese e piani su base familiare che possono essere condivisi tra più utenti (fino a un massimo di sei persone) per 14,99 dollari/mese. Insomma, non si tratta solamente di una mera questione di prezzo ma ci potrebbe essere molto di più come un’offerta più ampia e una preferenza degli utenti.