Secondo quanto riportato dalla società cinese, i brevetti Huawei inoltrati all’European Patent Office (abbreviata in EPO) durante lo scorso anno l’avrebbero fatta schizzare in testa alla classifica e divenendo anche la prima azienda cinese a raggiungere questo traguardo.
Secondo quanto pubblicato nel rapporto del 2017 da parte dell’EPO, viene fatto notare come sono state ricevute circa 166 mila domande di brevetto europeo durante l’anno con un aumento di circa il 4%. I brevetti Huawei sono stati 2398, scalando così la classifica complessiva e posizionandosi in cima, come si può notare nell’immagine qui di seguito.
Song Liuping (SVP e CLO di Huawei) ha dichiarato in merito “Huawei crede fortemente nella ricerca e sviluppo e la realizzazione di un numero elevato di brevetti ne è un risultato naturale. Questi numeri potrebbero aumentare ulteriormente poiché partecipiamo sempre più alla definizione di standard di telecomunicazione di prossima generazione come il 5G. Continueremo a investire in questa direzione per proteggere la nostra proprietà intellettuale”.
Sempre guardando al 2017 ma in altre nazioni, ci sono state oltre 64 mila domande di brevetto in Cina e 48 mila domande al di fuori della Cina arrivando a concederne oltre 74 mila brevetti Huawei (la quasi totalità che guardano a nuove soluzioni). Secondo l’EPO la maggior parte dei brevetti della società cinese erano di tipo “regionale” e quindi già registrati attraverso altri uffici di altre nazioni e poi “fatti valere” anche in Europa mentre una parte sono stati registrati direttamente in Europa.
Sempre stando ai numeri, dei 180 mila dipendenti a livello globale della società cinese, quasi il 40% è proprio impegnato in attività di ricerca e sviluppo (R&S) con la società che investe ogni anno almeno il 10% del proprio fatturato e che nei prossimi anni dovrebbero toccare tra i 10 e i 20 miliardi di dollari.