In queste ore si sta assistendo a uno scontro tra Epic Games e Google: il punto focale sarebbe Fortnite e un bug di sicurezza che affligge il gioco. Infatti è stato scovato dai ricercatori della società di Mountain View un problema riguardante l’eseguibile del gioco che consente a un attaccante di installare malware.
Google ha contattato Epic Games il 15 Agosto 2018 per rendere noto il bug in Fortnite ma è dopo che è arrivata la doccia fredda. Infatti la società di Mountain View non ha aspettato i canonici 90 giorni per rendere noto il bug a livello pubblico ma solamente 7 giorni.
Questo comportamento è stato ampiamente criticato da Epic Games che ha definito, tramite un suo dirigente, “irresponsabile” Google. Il problema principale è che Epic Games ha scelto di distribuire il gioco non attraverso Play Store quanto piuttosto con un programma di installazione (per dispositivi Android) direttamente tramite il suo sito.
Questo ha permesso alla società di incamerare tutti i soldi derivanti da Fortnite non dovendo darne una parte a Google. Ovviamente la società statunitense non ha “preso bene” questa scelta portando allo “sgambetto”. C’è da dire che Epic Games aggiorna il gioco ogni volta che si lancia l’eseguibile o si gioca una partita ma bisogna avere il tempo di correggere il bug. E tra 90 giorni e 7 giorni la differenza è palese.