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  • 2 Post By jinjax

Discussione: Il colore nella fisica e la percezione del colore.

  1. #1
    Moderatore jinjax is on a distinguished road
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    Il colore nella fisica e la percezione del colore.

    Il colore è un elemento fondamentale della grammatica visiva, che facilita la percezione della realtà e costituisce per il grafico uno strumento espressivo fondamentale.
    In fisica il colore è studiato più come fenomeno derivante dalla scomposizione della luce: ne misura le lunghezze d’ onda, lo classifica etc. Già Leonardo Da Vinci nel Rinascimento aveva già intuito che il colore deriva dalla luce, Isaac Newton nel 1666 dimostrò in modo scientifico l’ intuizione leonardesca, facendo passare attraverso un prisma di cristallo un raggio di luce bianca: esso infatti viene rifratto (deviato), in entità luminose colorate corrispondenti a diverse frequenze elettromagnetiche.

    Il raggio di luce bianca rifratto assume infatti i colori dello spettro solare ( i colori dell’ arcobaleno), in una sequenza determinata dal fatto che i colori corrispondenti alle onde corte subiscono una deviazione maggiore rispetto a quelli corrispondenti alle onde lunghe. I colori dello spettro sono disposti secondo la seguente successione: Rosso (lunghezza d’ onda minore)


    SCOMPOSIZIONE FASCIO DI LUCE – LUNGHEZZA D’ ONDA SPETTRO

    arancio, giallo verde, blu indaco e viola (lunghezza d’ onda maggiore; La suddivisione dei sette colori dello spettro non è netta, ma presenta una serie di sfumature tra un colore e l’ altro.
    E’ importante ricordare che le lunghezze d’ onda percepibili dall’ occhio umano sono molto limitate rispetto alle onde elettromagnetiche conosciute, che vanno dalle onde radio agli infrarossi e dagli ultravioletti ai raggi cosmici.

    Sono molte le teorie che hanno cercato di spiegare il fenomeno della visione dei colori, ma alcuni suoi aspetti non sono ancora del tutto chiari; cerchiamo qui di esporre in sintesi come essa avviene.

    La percezione del colore ha origine dalla luce bianca che colpisce le superfici degli oggetti. Essi a loro volta hanno la proprietà di riflettere tutta o parte della luce che ricevono; più in particolare, la superficie di un oggetto trattiene alcune frequenze luminose e ne riflette altre.
    Sono queste ultime a determinare il suo colore: per esempio, una superficie appare gialla perché riflette solo le lunghezze d’ onda medie e lunghe che corrispondono al colore giallo.

    Una superficie appare invece bianca quando riflette le radiazioni che riceve, nera quando le assorbe tutte.
    La luce riflessa dalle superfici raggiunge i recettori collocati all’ interno dell’ occhio, i quali, secondo la teoria del fisico inglese Thomas Young (1773-1829), in seguito approfondita dal tedesco Hermann Helmoltz (1821 – 1894) e da altri studiosi, sono sensibili a tre diverse lunghezze d’ onda che corrispondono a tre colori fondamentali: alcuni recettori regiscono ai colori blu-viola, altri ai verdi e altri ancora ai rossi.

    Le diverse onde luminose stimolano quindi i recettori disposti sulla retina all’ interno del nostro occhio e da qui gli stimoli cromatici vengono trasmessi al cervello, che attraverso complesse operazioni di rielaborazione traduce gli impulsi in colori: possiamo pertanto affermare che è il nostro sistema percettivo a “creare” il colore.


    Editore Loescher – Elena Tornaghi - Il linguaggio dell’arte – modulo A
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    Ultima modifica di jinjax; 26-10-2011 alle 00:16
    Dexter and qwes like this.



 

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