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22-02-2012 09:20 #1
Sistema Additivo e Sottrattivo e teoria delle Texture
Sistema Additivo
I principi di Young ci consentono di individuare all’ interno dei colori-luce dello spettro tre colori fondamentali, colori che non si possono ottenere per sovrapposizioni e dai quali è possibile ottenere tutti gli altri colori presenti in natura e percepibili dall' occhio umano.
Spesso si usa impropriamente il termine "primari additivi" per indicare tre colori la cui mescolanza additiva produce ogni altro colore, e si individuano questi tre colori nel rosso, verde e blu. Questo uso del termine non ha riscontro nel linguaggio scientifico e si rifà piuttosto a semplificazioni tipiche degli insegnamenti elementari. Infatti non esiste nessun insieme finito di colori la cui mescolanza additiva generi ogni altro colore. In altre parole, i primari additivi, con il significato appena detto, non esistono.
I tre colori-luce fondamentali sono il blu-viola, il verde ed il rosso-arancio; questio colori-luce, sovrapposti a due a due, danno origine ai colori-luce secondari: il giallo (verde più rosso-arancio), il magenta ( blu-viola più rosso-arancio), il blu ciano (blu-viola più verde). Con questo sistema, che si definisce additivo, fasci di luce colorata sovrapposti danno origine a colori più chiari, poiché la luminosità dei vari fasci di luce si somma. La sovrapposizione dei tre fasci di luce dei colori-luce primari ricompone la luce bianca. La tecnologia video adottata per gli schermi televisivi o per il monitor dei computer e per ogni altro apparecchio di questo tipo si fonda proprio sul sistema additivo, ossia su una serie di piccolissimi punti-luce blu, rossi e versi che sovrapponendosi, si combinano tra loro generando tutti i colori.
Sistema Sottrattivo
Per dipingere, l’ artista non può utilizzare fasci di luce colorata, come quelli delle immagini televisive, ma deve fare ricorso a colori-pigmento, ossia a materie colorate solitamente impastate con un medium o legante (oli, gomme ecc.). Si citano spesso impropriamente come primari sottrattivi i colori ciano, magenta, giallo, intendendo affermare che questi colori producono, per mescolanza sottrattiva, tutti gli altri colori; in realtà non esiste nessun insieme finito di colori con i quali sia possibile ottenere tutti gli altri colori in mescolanza sottrattiva.
Gli studi di numerosi teorici e artisti hanno consentito di organizzare le varie tinte di questi materiali in un sistema ordinato, basato su principi e leggi, strutturato in modo simile a quello dei colori-luce nella fisica. Il sistema è però, in questo caso, di tipo sottrattivo e non più additivo; infatti, invece di sommare la luce, sottrae chiarezza, scurendo i colori.
Teoria delle Texture
Numerose superfici sono caratterizzate da particolari texture, ossia da tessiture costruite da insiemi in generale la caratterizzazione visiva o tattile di una superficie. Le texture possono essere naturali o artificiali. Le prime sono quelle presenti in natura, per esempio sulla buccia di un’ arancia o sulla corteccia di un albero, le seconde sono quelle prodotte dall’ uomo per creare particolari effetti decorativi sulle superfici degli oggetti. Altre volte vengono utilizzate per motivi di carattere funzionale, come per esempio sulle superfici di piastrelle, rese ruvide da una zigrinatura regolare che impedisce di scivolare. Le textures artificiali possono essere perfettamente regolari, uniformi, geometriche, mentre quelle naturali – generalmente di origine organica – sono spesso leggermente irregolari e talvolta apparentemente casuali. La corteccia che riveste il fusto di un albero, per esempio, può essere considerata una texture dal punto di vista estetico, anche se la sua funzione non è decorativa, ma protettiva.
Le textures, come abbiamo detto, sono frequentemente create dall’ uomo a scopo decorativo le sue superfici di oggetti di design, complementi d’ arredo, tessuti, ma anche copertine, carte etc. Sono spesso valorizzate salla presenza di texture decorative, talvolta di carattere geometrico, talvolta ispirate al mondo della natura.
Artisti e designer devono essere in grado di captare nella realtà i minimi dettagli o gli effetti di superficie presenti in natura poiché questi costituiscono delle inesauribili fonti di ispirazione per la creazione di textures sempre nuove.
Le texture oggi rivestono un ruolo fondamentale nella computer grafica perchè attraverso vari metodi di applicazione di queste ultime è possibile aggiungere dettagli, su oggetti bi e tridimensionali. Questo procedimento viene chiamato Texture Mapping. Una texture è un'immagine bidimensionale (sprite) che viene riprodotta su una o più facce di un modello poligonale tridimensionale. Le texture sono usate in qualsiasi caso di modellazione 3D che richieda un dettaglio visivo e i colori o disegni sulle superfici, come nei videogiochi, nell'animazione 3D o negli effetti visivi dei film. La texture rende il modello più realistico, inoltre la sovrapposizione di più texture è utilizzata ad esempio per dare degli effetti speciali ai modelli tridimensionali come luce e nebbia. Il successo o meno nella realizzazione di photorender realistici in buona parte dipenderà dalla definizione e dalle molteplici mappature della texture. In basso è possibile osservare il funzionamento a layer delle mappature texture nei motori photorender.
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22-02-2012 16:06 #2
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22-02-2012 17:35 #3
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