QNAP (Quality Network Appliance Provider) è una giovane azienda Taiwanese, – fondata nel 2004 – ma già molto conosciuta nell’ambito networking. Principalmente l’azienda realizza NAS (Network Attached Storage) e sistemi di videosorveglianza, spaziando da prodotti entry-level per l’utente finale e le piccole aziende a soluzioni professionali per grandi aziende.
L’azienda è molto popolare nel settore, in particolare grazie ai suoi prodotti, ottimamente realizzati e dotati di caratteristiche di tutto rispetto per ogni ambito di utilizzo.
Il segmento IT di networking storage, per l’appunto prodotti NAS, sta avendo in questo ultimo periodo un boom di popolarità soprattutto nella fascia entry-level del mercato che cerca piccole soluzioni di storage da condividere in una piccola rete locale.
Va da sé che nella parte networking professionale di mercato che riguarda aziende di grosse dimensioni e professionisti le soluzioni NAS storage siano già molto usate e sfruttate grazie alla loro flessibilità in una rete di grosse dimensioni.
Per cominciare questa serie di review che riguarderanno le soluzioni NAS abbiamo quindi deciso di cominciare con un prodotto indirizzato all’utenza finale che desidera creare un disco di rete di raccolta dati da condividere con i PC e i mediaplayer in casa in una LAN locale. Il prodotto scelto è il QNAP TS-419P II, un NAS e 4 bay con hardware Marvell ARM.
Anche se in forte espansione questi prodotti sono ancora molto costosi e si potrebbe far fatica a pensare al TS-419P II come a un prodotto entry-level adatto all’utenza finale, ma come vedremo QNAP ha voluto inserire features molto interessanti che giustificano in buona parte l’alto costo. QNAP ha come idea quella di creare, anche per la fascia Entrylevel, prodotti con un forte indirizzamento “professionale” giocando soprattutto sulla quantità di dischi installabili.
Come possiamo vedere sul sito QNAP nella gamma di prodotti “Utenti finali e piccole aziende” troviamo NAS da 1bay, 2bay e 4bay, che soddisfano appieno quelle che potrebbero essere le pretese di un utente finale. Se ci spostiamo su prodotti per professionisti e grandi aziende troviamo NAS fino a 16bay in configurazioni rack che hanno sicuramente altri target.
Altra differenza riguarda la dotazione hardware; In questa fascia troviamo NAS comandati da processori SoC ARM Marvell single core, che non hanno certo prestazioni molto elevate ma perfette per il tipo di compiti, quali scambio di dati o server DLNA.
Il TS-419P II è la soluzione TOP gamma di prodotti per utenti finali ed è equipaggiato con un processore SoC ARM Marvell da ben 2GHz single core e un quantitativo di RAM di 512MB DDR3.
L’identificazione col numero 400 del modello – le ultime 2 cifre indicano la serie x19 – indica che siamo di fronte a un NAS con 4 bay, quindi con possibilità di montare fino a 4 HDD. QNAP offre notevoli opzioni sulla configurazione degli HDD:
- Singolo disco: in questo caso possiamo gestire ogni HDD separatamente come singolo disco, appunto, fino a un massimo di 4 dischi separati.
- JBOD: La configurazione è molto simile al singolo disco ma in questo caso viene mostrato un unico disco dato dalla somma dei dischi installati. Il sistema quindi scriverà sui dischi come fossero un unico dispositivo. Non c’è nessun tipo di protezione dei dati né prestazioni elevate. Si ha però il massimo spazio possibile.
- RAID 0 (Stripping) : Configurazione raid più semplice; Si può utilizzare tutta la dimensione dei dischi aumentando significativamente le prestazioni, visto che il sistema legge e scrive su più dischi contemporaneamente spezzettando i dati. Questo livello RAID non ha nessuna sicurezza dei dati visto che non ci sono copie dei dati. E’ una configurazione consigliata per avere le massime prestazioni sfruttando tutto lo spazio ma in questi ambiti non è praticamente mai usata visto che la prima “mission” di un NAS è tenere al sicuro i dati anche in caso di rottura di un disco, cosa non possibile in questo caso. Servono 2 o più dischi.
- RAID 1 (Mirroring) : Viene chiamato anche mirroring perchè crea una copia speculare di ogni disco. Va da se che con 4 dischi la capacità massima di storage sia del 50%, visto che l’altro 50% è destinato alla copia speculare disco su disco. Le prestazioni non sono più elevate rispetto all’ uso un singolo disco ma la sicurezza è molto elevata visto che in caso di rottura di un disco basterà sostituirlo e aspettare che il sistema ricrei la copia mirror. Livello molto usato sui NAS con massimo 2 dischi, meno con più dischi visto la perdita consistente di spazio. Servono 2 dischi o un multiplo di 2.
- RAID 5 (Stripping con parità) : In questo livello viene eseguito lo stripping di tutti i dischi ma viene riservato spazio su ogni disco per la parità di un altro disco. La dimensione totale dello spazio è sempre data dal totale dei dischi meno un 25% per la parità.Con 4 dischi da 1TB lo spazio totale è di circa 2,86TB. Permette la rottura di un disco senza perdita di dati. Le prestazioni sono più elevate rispetto al RAID 1 e molto vicine a un RAID 0, mantenendo però una discreta protezione dei dati. Servono 3 o più dischi
- RAID 6 (Stripping con 2 parità): Il funzionamento è molto simile al RAID 5, con una configurazione Stripping su tutti i disci ma lo spazzio riservato per la parità è doppio. Le parità di ogni singolo disco vengono salvate su altri 2 dischi, permettendo una maggiore sicurezza visto che ammette la rottura fino a 2 dischi contemporaneamente a fronte di una perdità totale del 50% dello spazio. Servono 3 o più dischi.
- RAID 10 (Mirroring e Stripping) : Combinazione dei livelli RAID 1 e 0, unisce coppie di dischi in configurazione raid 0, e crea un altra coppia di 2 dischi mirror, in NAS 4 Bay. Servono almeno 4 dischi e si può utilizzare solo il 50% dello spazio. Ammette sicuramente la rottura di 1 disco, 2 in caso di disco non adiacente al primo.
Il ponte Sata è compatibile con lo standars 3Gb/s, ed è governato da un chip bride marvell 88SX7042 facilmente reperibile anche su altre soluzioni Networking, prodotti Apple e schede Sata di espansione.
QNAP ha voluto andare sul sicuro utilizzando una soluzione ampiamente testata e duratura.
Il QNAP TS-419P II esteticamente si presenta come un cubo di dimensioni abbastanza generose (177(H) x 180(W) x 235(D) mm) con una copertura in plastica nera sul frontale ed il resto del corpo in un bellissimo alluminio satinato. la parte superiore del frontale è occupata dal monitor di controllo, mentre la fascia a sinistra alloggia i pulsanti di accensione e copia e una porta USB 2.0.
Al centro trovano posto le 4 slitte hotswap dove alloggiare gli HDD, con un sistema di chiusura molto semplice e robusto.
Appena sopra troviamo un adesivo che ci indica il giusto ordine del montaggio degli HDD e ci facilità il riconoscimento dell’eventuale disco degradato.
Sul retro troviamo una ventola di generose dimensioni 90x90mm, molto silenziosa durante il funzionamento, grazie anche alla tecnologia S.M.A.R.T. e tutte le uscite principali. Troviamo dall’alto 2 porte eSata, due RJ45 Gigabit con supporto port truking, 3 USB 2.0 e il connettore di alimentazione.
L’alimentazione è assicurata da un alimentatore esterno. Non è molto piacevole come soluzione ma, probabilemnte per questioni legate allo spazio, QNAP ha deciso di tenere fuori il trasformatore.
Aperto il NAS ci troviamo di fronte ad una scheda madre in formato MiniITX, dove figurano una porta PCiEx 4x per la connessione del bridge Sata, e al centro sotto un piccolo dissipatore in alluminio la SoC ARM Marvell affiancata dai moduli RAM DDR3.
Molto piccolo il dissipatore per la CPU, di norma infatti le ARM non scaldano molto. Siamo di fronte a architettura adatte soprattutto per il mercato mobile che fanno del loro punto di forza il basso consumo e la poca dissipazione termica. E anche questa versione single core, sebbene clockata a ben 2GHz non fa differenza.
Il bridge Sata è posto a “L” rispetto alla scheda madre in linea con le slitte dei bay degli HDD. Troviamo un bridge Marvell Sata 3Gbps molto diffuso anche su altre configurazioni.
Prima di passare ai test sul campo facciamo una piccola panoramica a quella che è l’interfaccia web che QNAP ha creato per configurare e amministrare il NAS in tutte le sue parti.
Lasciateci dire che l’impressione è di un software molto curato, appunto e decisamente di facilissima fruizione, che permette anche all’untenza che mastica poco queste cose di destreggiarsi nella vastità di possibilità e features presenti.
Partiamo col dire che con l’ultimo aggiornamento del firmware 3.7 QNAP ha regalato notevoli migliorie alla GUI ed inserito per tutti i prodotti più o meno le stesse potenzialità a livello sofìtware creando un impronta per tutta la famiglia. Chi magari ha a casa un NAS QNAP di certo non si troverà spaesato se dovrà configurarne un altro anche molto più “grosso” grazie ad un family feeling molto marcato.
Nella parte di amministrazione di sistema troviamo tutte le opzioni rigurdanti prevalentemente la rete, l’alimentazione e le varie protezioni e registri di sistema.Come accennato prima nella sezione di Rete troveremo l’opzione port truking, che permette di configurare le due RJ45 come fossero 1 sola in diverse tipologie. Purtroppo questa opzione non è molto utilizzabile dall’utente finale visto che nella strgrande maggioranza dei casi lo switch utilizzato non sarà compatibile con un port truking spinto, ma è giusto menzionarlo. Con uno switch normale l’unica opzione usabile è il backup, viene impostato lo stesso IP per le due porte , ne viene utilizzata 1 mentre l’altra viene tenuta di riserva in caso saltasse la prima. Il port truking però prevede anche l’utilizzo delle due Gigabit in parallelo per aumentare la banda passante e perfino la configurazione e l’inserimento del NAS in due domini distinti. Decisamente una features di valore in un prodotto destinato alla casa.
Nella gestione disco troviamo tutto quello che può servirci per la configurazione dei dischi dai livelli RAID al monitoraggio del buon funzionamento dei singoli dischi. C’è anche la possibilità di impostare un disco virtuale.
Nella gestione dei diritti di accesso abbiamo una piccola active directory dove impostare i permessi per le cartelle, i permessi ai vari utenti (importabili anche dall’active directory di windows stesso), e la creazioni di gruppi di utenti con spazio personalizzato e permessi ad hoc.
Nei servizi di rete abbiamo la possibilità di abilitare i vari servizzi a seconda di che sistema si stia usando da Windows, passando per i sistemi Mac e Linux. C’è la possibilità di creare un server FTP e gestire accessi SSH e Samba. Non ultima la possibilità di creare un server WEB per condicidere e mettere in rete pagine di siti e addirittura un forum basato su vBull.
La parte più succosa è però senz’altro la sezione server applicazioni; Si può abilitare il server multimediale tramite standard DLNA per condividere file multimediali con lettori di rete o tramite webapp sia su PC che su iPhone, iPad e smatphone.
Troviamo un Antivirus interno aggiornato giornalmente e possibilità di creare photo e music station per condividere nella rete foto e musica. C’è anche un servizio dedicato ad iTunes per tenere in un unico posto la musica e condividerla con iTunes su diversi PC.
Una cosa molto interessante è il QPKG Center che funziona come un minimarker permettendo di installare applicazioni di terze parti per la gestione di altri servizzi, noi abbiamo trovato un interessante app per gestire eMule direttamente dal NAS. Voi impostate i link ed2k da scaricare e il NAS fa il resto, voi potete anche spegnere il PC.
Ottima anche la sezione Backup che offre anche un interfaccia compatibile con la Time Machine di Apple oltre alle repliche di sevizzi cloud e su dispositivi USB.
Grazie alle porte USB possiamo anche gestire un HDD USB collegato direttamente al NAS e anche stampanti mettendo il tutto in rete.
QNAP poi mette a disposizione una features molt interessante chiamata MyCloudNAS, che non fa altro che rendere accessibile all’esterno tutti i dati del NAS creando un servizzio Cloud casalingo, al pari dei servizzi più famosi.
Ovviamente le performance di questo tipo di servizzio sono strettamente legate alla linea ADSL di casa.
Ultima voce sul menù e la gestione, dove troviamo il monitoraggio risorse, come cpu e memoria e tutte le temperature del sistema dagli HDD alla cpu.
Un piccolo accenno va anche alle app rintracciabili su Itunes Store e Play store per governare il NAS semplicemnte utilizzando uno smartphone o un tablet. Le applicazioni sono 3:
- QFile per poter avere una visuale di tutti i file all’interno del NAS; E’ una specie di esplora risorse del NAS. Possiamo scaricare il file sul telefono, sprirlo o creare un link per la condivisione con altri utenti.
- QManager monitora il sistema. Ci fa vedere il consumo di RAM e la percentuale della CPU, ci da i dati di upload e download della sessione, lo stato di backup e la possibilità di accendere servizzi in remoto
- QMobile è invece un comodissimo riproduttore di contenuti multimediali. Oltre all’app per smartphone c’è anche la versione WEB per poter leggere i file multimediali ovunque. Per utilizzare questa funzione è necessario abilitare il servizio “stazione multimediale”.
Passsiamo ora ai test su strada.
Per il test abbiamo configurato il port truking su Backup e collegato il NAS a uno switch Dlink DGS-1008D, in modo da condividerlo con il PC principale e ul model Telecom Wifi-N che fa anche da server DNS.
Il NAS è equipaggiato con 4 dischi da 1TB Western Digital RE4, modelli destinati a una clientela entherprise ma non molto adatti in quanto a rumorosità all’utilizzo su questo tipo di NAS.
Il PC è una macchina Highend con piattaforma X79 e cpu intel I7 3960X con 16GB di RAM e disco principale a stato solido in modo da non creare il minimo collo di bottiglia.
Per i test abbiamo utilizzato l’intel NASPT, per testare in molte aree il NAS, e i softwae Crystaldiskmark e ATTO disk per verificare le performance Pure. Abbiamo poi provveduto a effettuare test homemade con una cartella contenente tipi di file di diverse dimensioni e natura per vedere il bandwith in uno scenario reale.
Nel caso del TS-419P II di QNAP abbiamo testato le prestazioni tramite software test in 4 diverse configurazioni di dischi: JBOD, RAID 1, RAID 0 e RAID 5. Per il test rele abbiamo testato la sola modalità RAID 5, visto che sarà la configurazione scelta dalla maggiornanza degli utenti finali.
Nei test effettuati vediamo come la configurazione più prestante sia la RAID 0 come era lecito attendersi, mentre la configurazione RAID 5 ha una velocità in lettura di tutto rispetto la nella fase di scrittura perde qualcosa per via delle parità.
Siamo comunque di fronte a prestazioni decisamente interessanti, più da NAS di alta classe che non da NAS destinato all’utenza finale. Altri prodotti più commerciali pur costando poco meno non riescono ad avere livelli prestazionali cosi elevati.
Nei test nel mondo reale abbiamo visto che copiando dal pc al NAS una cartella mista con file di dimensioni ben diverse, per un totale di circa 40GB, la velocità media è stata di circa 50MB/s.
Nell’operazione inversa copiando gli stessi flie dal NAS al PC abbiamo visto una velocità media di poco oltre i 90MB/s.
Questi non sono dati eclatanti e non saturano nemmeno le potenzialità di una rete Gigabit LAN, che si attesta a circa 125MB/s, ma sono decisamente ottimi risultati vista la classe del prodotto, e i diretti avversari.
Partiamo dalla nota dolente, vale a dire il prezzo di questo piccolo gioiellino marchiato QNAP. Il TS-419P II è reperibile online per una cifra di circa 450€ per il solo NAS, quindi vanno aggiunti poi i prezzi dei 4 dischi da installare. Siamo in linea con i concorrenti più blasonati come Synology o Thecus, e possiamo dire che il prezzo vale quello che si compra.
Il TS-419P II non è un semplice NAS ma può diventare un piccolo server di casa, con funzionalità che vanno per oltre lo storage in rete. In una casa moderma un NAS come questo potrebbe essere l’ultimo tassello, la ciliegina, per rifinire una rete LAN casalinga all’avanguardia. Molti potrebbero trovare un prodotto come questo non molto funzionale per un ambito casalingo, e anche noi all’inizio eravamo di questa idea visto l’ancora alto prezzo e il fatto che alla fine questo è un “PC” in più oltre a quello principale. Il consiglio è quello di provarne uno, vene innamorerete e non riuscirete più a farne a meno.
La compatibilità con qualsiasi tipo di sistema operativo e la possibilità di essere pressochè autonomo sono ottime caratteristiche per effettuare l’acquisto, in più QNAP segue molto i prodotti a livello software e le features QKPG per creare app offre quel extra che altri produttori non hanno.
A livello estetico il prodotto è decisamente ben rifinito e robusto, e la rifinitura in alluminio satinato è abbastanza resistente a scrisci. All’interno la costruzione è molto solida e anche le operazioni di inserimento e rimozione degli HDD, che ricordiamo sono hotswap, è decisamente buona.
Abbiamo avuto modo di provare molte delle funzionalità non avendo mai nessun problema nella configurazione; all’abilitazione di un servizio la GUI rimanda a un link per la configurazione rapida del servizio con tanto di guida. Abbiamo saggiato le funzionalità DLNA con il server multimediale e un WD HD TV Live e le funzionalità di server iTuner per lo sharing della musica nella rete con ottimi risultati.
Noi abbiamo utilizzato il TS-419P II a fianco del pc principale, potendo saggiare anche la rumorosità in esecizio decisamente bassa. La discriminante maggiore riguarda i dischi che verranno utilizzati. I test effettuati con i WD RE4 hanno evidenziato una alta rumorosità dei dischi in contrapposizione con il quasi silenzio del NAS. Abbiamo poi provato dischi più adatti, vale a dire i nuovi WD RED specificatamente pensati per un ambito NAS, con un notevole guadagno in termini di confort acustico.
Un accenno ai consumi che si sono attestati a circa 40/45W durante le normali operazioni, un valore in generale nella media di prodotti del genere, e molto dipendenti dai dischi utilizzati.
Insomma per noi questo QNAP TS-419P II si è rilevato un ottimo prodotto, si fa pagare ma offre funzionalità da prodotto professionale che faranno la felicità dell’acquirente un po’ smanettone.
A stretto giro pubblicheremo la recensione sul fratello più grande, il TS-269Pro, destinato a professionisti e mosso da una cpu Intel Atom.
Ringraziamo QNAP e Cybermedia per averci fornito il sample oggetto del test.