In questa recensione della Canon G9X andremo a scoprire come si comporta una tra le fotocamere compatte più interessanti per rapporto qualità-prezzo attualmente sul mercato.
Canon G9X – Recensione
Il mercato della fotografia ha subito un duro colpo con l’avvento di smartphone con sensori sempre più prestanti, che hanno indotto molti utilizzatori ad abbandonare le proprie fotocamere digitali in favore di dispositivi tutto fare.
Nonostante la praticità offerta dai più moderni device, in molte situazioni una fotocamera compatta può fare davvero la differenza, andando a sopperire alle inevitabili criticità negli scatti che sensori dalle ridotte dimensioni non sono ancora in grado di gestire.
Caratteristiche Canon G9X
La fotocamera compatta Canon G9X della serie PowerShot è dotata di un sensore CMOS retroilluminato da ben 1″ di diagonale con processore DIGIC 6 in grado di catturare scatti con risoluzione pari a 20.2 megapixel. Un sensore di queste dimensioni risulta un vero punto di forza per questa Canon G9X in grado di offrire in un corpo super compatto da appena 98 x 57.9 x 30.8 millimetri un sensore con una diagonale così generosa, per un peso complessivo di appena 209 grammi.
L’obiettivo di cui è fornita offre una focale 28-84 millimetri equivalente ad uno zoom 3X, ed una apertura f2.0 che si riduce a f4.9 al massimo dell’estensione, denotando, purtroppo una certa limitazione se paragonato soprattutto all’obiettivo della sorella maggiore Canon G7X, capace di offrire un obiettivo 24-100 con apertura f1.8-2.8. Considerato il prezzo inferiore, però, è un compromesso accettabile, soprattutto tenendo in considerazione che una compatta di questo tipo viene difficilmente adoperata per scattare a lunga distanza, dando perciò il meglio di se in contesti ravvicinati.
Questa Canon G9X è dotata di un autofocus molto veloce soprattutto se usato in modalità punto singolo, con la quale è possibile mettere a fuoco un’area particolare semplicemente con un tap sullo schermo. Sono disponibili anche altre modalità, ad esempio il riconoscimento facciale fino a 12 volti, oppure l’autofocus con griglia da 7×5 punti. Dalle impostazioni della fotocamera è poi possibile scegliere tra messa a fuoco singola o continua, quest’ultima particolarmente indicata per contesti dinamici dove il soggetto è in movimento. Non manca poi la possibilità di realizzare scatti continui fino a 6 fps al secondo a patto di utilizzare l’AF nella modalità a punto singolo. Per i più esperti, poi, è possibile scattare in formato RAW, ma dobbiamo ammettere che a livello di compressione i JPEG processati da questa fotocamera non hanno nulla da invidiare in termini di qualità.
Il corpo della macchina si presenta ergonomico, con zone gommate che assicurano un ottimo grip anche utilizzando una mano sola. La Canon G9X è dotata inoltre di un comodo display touchscreen da 3 pollici, abbastanza sensibile e resistente.
I puristi potranno storcere il naso notando la mancanza di un selettore a quattro vie che generalmente accompagna molte delle fotocamere in circolazione, ma anche in questo caso la sua assenza ha favorito l’alloggiamento di un display generoso rispetto al corpo della macchina, lasciando al touchscreen il compito di soddisfare le operazioni principali di set-up di scatto. Sul lato destro, infatti, troviamo solamente il tasto di avvio registrazione, il tasto di impostazione della scena, il tasto menu ed il tasto info.
Sulla parte superiore trovano spazio la ghiera di selezione della modalità di scatto, la leva di controllo dello zoom, il pulsante per l’acquisizione dell’immagine, il pulsante di accensione, quello di visualizzazione delle foto ed il trigger per alzare il flash.
Proprio attorno all’obiettivo, però, Canon ha inserito un anello rotante zigrinato che permette ad esempio di controllare la velocità dell’otturatore in modalità manuale.
Passando alla parte laterale sinistra troviamo poi il pulsante per attivare la trasmissione dei dati tramite WiFi. Attivando la modalità di trasmissione delle immagini sarà infatti possibile collegare il proprio dispositivo mediante la tecnologia NFC, e scaricare le immagini scattate o controllare in remoto la fotocamera grazie all’app Canon Camera Connect.
Nella zona inferiore di questa Canon G9X trovano la propria posizione l’alloggiamento della scheda SD e della batteria ricaricabile, affiancate dal foro filettato per ancorare la fotocamera ad un eventuale supporto.
Sul lato destro, invece non manca la porta MicroUSB utilizzabile anche per ricaricare la batteria della fotocamera ed ultima, ma non per importanza, una porta Micro HDMI.
Dando uno sguardo al software notiamo come questo sia ben strutturato e tutto sommato completo per una fotocamera compatta.
Prova sul campo della Canon G9X
La Canon PowerShot G9X è stata nostra fedele compagna durante il nostro viaggio a Barcellona in occasione dell’attesissimo Mobile World Congress 2018. Assieme ad essa ed alla nostra fedele Canon EOS 700D abbiamo scattato praticamente tutte le foto del nostro coverage.
Abbiamo sottoposto questa fotocamera compatta ad un uso intenso con centinaia e centinaia di scatti concentrati in una manciata di giorni, siamo dunque riusciti a farci una buona idea dei suoi limiti e dei suoi punti di forza.
Partiamo ad esempio valutando le doti dello zoom, il quale con una combinazione ottica e digitale è in grado di catturare soggetti molto lontani come il monumento a Cristoforo Colombo alla fine delle Ramblas a Barcellona, posizionato ad una altezza di circa 50 metri.
Le foto sono state scattate entrambe dallo stesso punto e senza l’ausilio di alcun supporto, sfruttando solamente la stabilizzazione ottica dell’immagine offerta dalla macchina. Nonostante il rumore derivato dall’uso eccessivo dello zoom digitale e della luminosità non più ottimale siamo comunque sorpresi del risultato ottenuto, di tutto rispetto per una compatta punta-e-scatta.
In condizioni di scarsa luminosità gli smartphone, anche quelli più moderni, ci hanno sempre abituato a scendere a compromessi, con immagini eccessivamente rumorose, prive di dettagli. Le foto qui sotto dimostrano come una compatta di buona qualità come questa Canon G9X grazie ad un sensore da 1″ possa radicalmente cambiare le nostre abitudini, garantendoci scatti meritevoli di finire nei nostri album fotografici anche quando i valori ISO sono spinti molto in alto.
Questo modello è infatti in grado di spingersi da ISO 125 a 12.800 ma ad una soglia così alta il rumore è molto elevato, dalle nostre prove gli scatti sono buoni spingendosi fino a ISO 3000, successivamente il rumore inizia a farsi sentire soprattutto adoperando lo zoom.
Per quanto concerne la messa a fuoco durante le nostre prove tra gli stand del Mobile World Congress abbiamo avuto la possibilità di mettere in crisi l’AF più volte grazie a dispositivi lucidi e riflessi a dir poco invadenti, nonostante ciò adoperando il fuoco a punto fisso non abbiamo mai avuto alcun tipo di problema riuscendo a catturare scatti di tutto rispetto con pochi tentativi.
Per quanto riguarda i video, invece, la qualità si è dimostrata non proprio entusiasmante, abbiamo ottenuto risultati soddisfacenti in condizioni di buona luminosità, trovando invece il limite al buio con un fuoco poco stabile ed una qualità generale non troppo elevata, questa Canon G9X comunque è in grado di registrare in FullHD 60p e dovrebbe essere sufficiente nella grande maggioranza delle situazioni, ma trova il suo limite in contesti particolari come quelli di una video prova all’interno di un padiglione buio.
Parlando di autonomia siamo riusciti a scattare circa 300 foto prima che la batteria ci abbandonasse, nonostante ciò grazie alla presa MicroUSB siamo riusciti a ricaricarla in mobilità potendo riprendere il nostro coverage senza interruzioni.
Considerazioni Canon G9X
Compatta, leggera e prestante, queste sono le caratteristiche principali di questa Canon PowerShot G9X, una fotocamera completa in grado di soddisfare qualsiasi utilizzatore non troppo esigente, donando anche notevoli soddisfazioni soprattutto al buio.
Il punta-e-scatta è immediato, e le immagini sono sempre perfette al primo colpo. Volessimo trovare qualche nota dolente dovremmo citare le capacità di registrazione video, non proprio all’avanguardia, ma dato uno street-price che si aggira attorno ai 350 euro questa compatta dall’anima professionale si dimostra una fedele compagna di viaggio.
Questo modello, tuttavia, è uscito nel 2015, dunque ne consigliamo l’acquisto? Non proprio, perché a rimpiazzarla troviamo la nuova Canon G9X Mark II, con il nuovo processore DIGIC 7 in grado di migliorare le performance un po’ su tutti i fronti, e questa si che vale la pena di essere presa in considerazione!
Ringraziamo Canon per il sample ricevuto.