Con la serie di smartphone ZenFone 2, Asus è riuscita a entrare nel cuore degli utenti fornendo buone prestazioni e qualità costruttiva a un prezzo concorrenziale, ora la società taiwanese rinnova il suo impegno con la nuova serie ZenFone 3 e noi abbiamo avuto la possibilità di provare Asus ZenFone 3 Max (ZC520TL), successore del fortunato ZenFone Max da cui riprende l’idea di base ma che si evolve nelle forme, nella qualità complessiva e aggiornando anche la piattaforma hardware per dare all’utente un miglioramento complessivo delle prestazioni. Asus ZenFone 3 Max (ZC520TL) rimane comunque una soluzione di fascia media e quindi non aspettatevi prestazioni da top-di-gamma ma la sua vera arma segreta è la batteria con un’autonomia che permette di poter sfruttare questo smartphone Android più di altri prodotti di pari categoria (o categoria superiore).
Asus ZenFone 3 Max – Recensione
Come abbiamo già scritto nelle righe iniziali, questo nuovo Asus ZenFone 3 Max (ZC520TL) punta a riprendere l’idea alla base del primo ZenFone Max ma aggiornandosi seguendo alcuni dei trend di mercato che sono emersi nel corso dei mesi anche grazie ad alcuni produttori di seconda fascia provenienti dalla Cina. In particolare ci riferiamo al corpo realizzato in metallo, al vetro anteriore con design 2.5D ma anche all’integrazione del lettore d’impronte digitali che permette di gestire l’accesso al dispositivo ma anche gli acquisti fatti attraverso lo smartphone. Ma è veramente tutto metallo quel che luccica? Asus sarà riuscita a mantenere e addirittura a migliorare quello che è stato uno dei modelli più interessanti dello scorso anno?
Asus ZenFone 3 Max: hardware e caratteristiche
Asus ZenFone 3 Max (codice modello ZC520TL) segue la nuova strategia del produttore taiwanese di non avere più nel portfolio prodotti SoC realizzati da Intel scegliendo invece soluzioni Qualcomm e MediaTek ma se il precedente modello utilizzava un processore Qualcomm Snapdragon 410, in questo caso troviamo un SoC MediaTek MT6745 con frequenza massima di 1,44 GHz e struttura quad-core basata su core ARM Cortex-A53 che garantiscono prestazioni decenti e consumi ridotti oltre a un costo d’acquisto inferiore alla concorrenza diretta riducendo così il costo complessivo dell’unità e garantendo maggiori margini ad Asus. La GPU integrata è una Mali-T720, anche in questo caso derivata dall’architettura ARM mentre la quantità di RAM è pari a 3 GB di tipo LPDDR3. Lo schermo anteriore di ZenFone 3 Max ha una diagonale di 5,2″ con risoluzione di 1280 x 720 pixel (HD) ed è realizzato con un pannello IPS riuscendo a garantire una luminosità di 400 nits.
Lo spazio di storage a disposizione dell’utente è pari a 32 GB eMMC ed è possibile espanderla ulteriormente con microSD fino a 32 GB (oltre a 5 GB di spazio sul cloud Asus a vita e 100 GB di spazio su Google Drive per due anni). Uno dei punti salienti di ZenFone 3 Max è la batteria che in questo caso è da 4130 mAh ricaricabile tramite connettore microUSB mentre le dimensioni complessive sono pari a 149,5 x 73,7 x 8,55 mm con un peso di 148 grammi ed è quindi più compatto e più leggero del modello precedente anche grazie a una dimensione dello schermo inferiore rispetto a prima. La connettività di ZenFone 3 Maxcomprende uno slot dual-SIM una con standard microSIM e un’altra con nanoSIM entrambe supportano 2G/3G/4G e dual-standby e non possono mancare anche Bluetooth 4.0+EDR, Wi-Fi 802.11 b/g/n, Wi-Fi Direct e GPS/A-GPS.
Parlando di design, il nuovo ZenFone 3 Max segue le influenze di quella che è stata la riscossa dei produttori cinesi di seconda fascia, con una parte posteriore in metallo satinato e una zona anteriore con vetro 2.5D che consente di avere un “look-and-feel” decisamente superiore al prezzo di vendita. Una delle novità è la mancanza dei tasti fisici anteriori a sfioramento presenti nel modello precedente e che ora sono stati sostituiti dai tasti virtuali di Android: questo consente di togliere uno dei difetti della precedente generazione cioè la mancanza della retroilluminazione dei tasti. La zona posteriore di ZenFone 3 Max presenta uno speaker nella zona inferiore protetto da una griglia che non è una soluzione raffinata come altre che invece portano lo/gli speaker nella zona anteriore garantendo una migliore diffusione sonora. I tasti laterali come il bilancere volume e il tasto di accensione sono lavorati con motivi concentrici rendendoli comodi al tatto.
ZenFone 3 Max ha un sistema operativo Android 6.0 (Marshmallow) aggiornato con l’ultima interfaccia utente ZenUI 3.0 mentre come nella generazione precedente non è presente il chip NCF che sarebbe stato comodo associato al lettore d’impronte per pagamenti tramite smartphone. All’interno della scatola Asus offre un carica batteria con porta USB, un cavo dati USB/micro USB e un cavo OTG per poter collegare al terminale altri accessori e per utilizzare lo smartphone come un powerbank per ricaricare altri dispositivi. Le cuffie sono di tipo “in ear” e vengono fornite di vari adattatori in gomma.
Asus ZenFone 3 Max: specifiche tecniche
- Display: 5,2″ IPS 720 x 1280 pixel – vetro 2.5D
- SoC: MediaTek MT6745 quad-core 1,44 GHz – GPU Mali-T720
- RAM: 3 GB LPDDR3
- Storage: 32 GB espandibile + 5 GB ASUS WebStorage a vita e possibilità di espansione tramite microSD fino a 32 GB
- Connettività: Wi-Fi 802.11 b/g/n, Bluetooth V4.0+EDR +A2DP, LTE, GPS, GLONASS, AGPS & BDS
- Dual-SIM, una nanoSIM e l’altra microSIM (SIM1 2G/3G/4G – SIM2 2G/3G/4G)
- Multimedialità: fotocamera frontale da 5 MPixel – fotocamera posteriore 13 MPixel, flash LED
- Batteria: 4130 mAh
- Sistema Operativo: Android 6.0 con interfaccia Asus ZenUI 3.0
- Accessori: cuffie in-ear, adattatore OTG
Asus ZenFone 3 Max – Display
Il display di questo nuovo ZenFone 3 Max è leggermente più piccolo rispetto a quello dell’unità che va a sostituire (5,2″ contro 5,5″) e questo comporta che la densità dei pixel è leggermente superiore, 282 PPI, avendo in entrambi i casi una risoluzione HD pari a 1280 x 720 pixel. La luminosità massima è pari a 400 nits ed è quindi inferiore rispetto ai 450 nits del modello precedente, nonostante tutto però ZenFone 3 Max si difende bene in termini di qualità di visualizzazione e non ci sentiamo di rimpiangere dimensioni maggiori per la diagonale ma neanche una risoluzione superiore che graverebbe sul SoC (e quindi sulla GPU) determinando un potenziale aumento del consumo.
Per quanto riguarda gli angoli di visione non ci sono da segnalare particolari inconvenienti e risultano essere nella norma. Guardando frontalmente l’unità non ci sono variazioni nella colorazione dele immagini visualizzate mentre arrivando ad angolazioni più “estreme” anche il vetro 2.5D incide sulla visualizzazione (ma si tratta di situazioni al limite e difficilmente riconducibili a situazioni reali).
Asus ZenFone 3 Max – Fotocamera e multimedia
La fotocamera posteriore di ZenFone 3 Max ha una risoluzione di 13 MPixel e utilizza un obiettivo con cinque lenti Largan (f/2.2) che dovrebbero migliorare la qualità delle immagini catturate. In condizioni normali gli scatti catturati da questo smartphone sono di buona qualità rapportati al prezzo di vendita mentre i limiti emergono man mano si abbassa la luminosità ambientale dove gli smartphone più costosi riescono ancora a emergere rispetto a soluzioni di questo tipo. In generale comunque si tratta di un buon passo avanti rispetto all’unità dello scorso anno anche se il distacco da smartphone più costosi rimane sensibile sia per quanto riguarda la velocità di scatto sia per quanto riguarda la qualità complessiva.
Da sinistra troviamo una foto in modalità Low Light, una foto standard e una foto con HDR.
Tramite l’interfaccia dell’applicazione preinstallata su ZenFone 3 Max c’è la possibilità di scegliere tra diverse modalità di cattura con HDR, Low Light, Real Time Beautification, Night Mode, Photo Effect, Selfie, Time Lapse garantendo così anche all’utente meno esperto di poter avere fotografie di buon livello. Le modalità di scatto manuale inoltre consentono anche di comporre fotografie in maniera particolare e in base ai gusti del fotografo.
La fotocamera anteriore ha una risoluzione di 5 MPixel in grado quindi di scattare selfie di buon livello, che potranno anche essere modificati con alcuni effetti migliorativi oltre a supportare l’HDR in caso la luminosità della scena non sia corretta. Per quanto riguarda il comparto audio, come scritto in precedenza, troviamo uno speaker nella zona posteriore che consente di riprodurre suoni ma che non è comunque all’altezza di soluzioni più evolute come speaker stereo frontali o anche inferiori (che si trovano su smartphone più costosi). Sempre parlando di audio, la qualità in capsula durante le chiamate è nella media senza particolari disturbi (grazie anche al sistema di soppressione dei rumori ambientali).
La qualità delle antenne permette di non avere problemi di connettività sia per quanto riguarda il Wi-Fi sia sotto reti 4G/3G/2G. Una caratteristica non presente nel precedente modello è il lettore d’impronte digitali posizionato posteriormente che permette di sbloccare lo smartphone con semplicità ed effettuare pagamenti in sicurezza: si tratta di una funzionalità che ormai è da considerarsi standard sugli smartphone dai 150 euro in sù mentre quello che cambia è la capacità e la velocità di rilevazione dell’impronta. Secondo Asus il lettore dovrebbe garantire una lettura entro 0,3 secondi con rilevazione a 360° e potendo salvare fino a cinque dita. La realtà è che rispetto ad altre soluzioni come TouchID ma anche la serie Nexus (Nexus 5X e Nexus 6P) la velocità e la precisione non sono agli stessi livelli e ogni tanto vi troverete a riprovare a sbloccare il dispositivo. Nel complesso era comunque una features che doveva esserci e che è stata integrata abbastanza bene (considerando anche il prezzo).
Asus ZenFone 3 Max – Sistema Operativo
Per quanto riguarda il sistema operativo, ZenFone 3 Max utilizza Android 6.0 (nome in codice Marshmallow) personalizzato con l’interfaccia utente ZenUI 3.0 che è stata rilasciata contestualmente con i nuovi smartphone della linea Asus. Tra le novità introdotte ci sono le animazioni modificate, aggiornamenti meteo con animazioni in tempo reale, controllo dell’ora con un widget dedicato, profondità dello scrolling tra le applicazioni e un effetto sfocato con messa a fuoco in primo piano. Come già nelle precedenti versioni c’è anche la personalizzazione tramite temi, icone e stili diversi sia a pagamento che gratuiti anche se ovviamente l’utente può personalizzare il sistema operativo tramite altre applicazioni che si trovano su Play Store. Non mancano gesture per il display come quella per accendere lo schermo con un doppio tocco senza dover utilizzare i pulsanti fisici laterali (ma anche aprire la fotocamera, la torcia, etc.).
Tra le novità di ZenUI 3.0 c’è anche Mobile Manager, ossia un’applicazione che integra al suo interno alcune funzionalità come quelle dedicate alla pulizia della memoria ROM e RAM di ZenFone 3 Max, controllare l’utilizzo dei dati mobile, controllare le notifiche e quali applicazioni possono mostrarle e infine anche impostare funzioni particolari per privacy e sicurezza. Guardando alle prestazioni complessive, con Geekbench abbiamo totalizzato circa 670 punti in modalità single-thread (con il modello precedente erano circa 500) mentre in multi-thread siamo arrivati fino a sfiorare i 2000 punti contro i 1221 della versione precedente. Più interessante il distacco utilizzando AnTuTu, il noto benchmark per dispositivi Android che invece ha fatto totalizzare a ZenFone 3 Max 40330 punti circa contro i 25000 totalizzati dalla versione 2015.
Per la navigazione web sono preinstallati il browser di base di Android e Google Chrome permettendo anche in questo caso di scegliere in base alle proprie preferenze (noi consigliamo comunque Chrome). Proprio parlando di navigazione web abbiamo anche provato a eseguire alcuni benchmark rilevando con SunSpider 1.0.2 un risultato di 1365 ms mentre con Google Octane un risultato di 3139 punti. Come già segnalato in altri casi, le applicazioni preinstallate da Asus sono molte anche se a differenza di quanto accadeva in passato possono essere rimosse completamente e non solo disabilitate. Questo permette di risparmiare spazio ed evitare di avere servizi inutili per l’utente che girano in background.
Asus ZenFone 3 Max – Batteria ed Autonomia
Uno dei punti forti della serie Max è ovviamente l’autonomia che è anche il cavallo di battaglia con il quale Asus cerca di convincere l’utente della bontà del suo prodotto. ZenFone 3 Max non si tira indietro da questo punto di vista con una batteria da polimeri di litio, non removibile e integrata all’interno dello chassis unibody. Per via di alcune esigenze costruttive, non è stato possibile replicare la stessa capacità del precedente modello (5000 mAh) arrivando solamente a quota 4130 mAh che secondo il produttore garantirebbero un’autonomia in standby di 720 ore, un tempo di conversazione di 20 ore, un tempo di riproduzione video fino a 15 ore e un tempo di navigazione su Wi-Fi di 18 ore. Per avere un metro di paragone con la precedente generazione, abbiamo provato ancora una volta il test Geekbench in modalità batteria e impostando una luminosità dello schermo simile a quanto fatto con il precedente ZenFone Max. Se per il modello 2015 abbiamo toccato le 12 ore e 49 minuti (tempo sorprendente), con ZenFone 3 Max siamo arrivati fino a quota 8 ore e 3 minuti andando così a peggiorare il risultato in modalità “normale”. Questo è dovuto sia alla minore capacità della batteria ma anche a un aumento della potenza computazionale (che ricordiamo essere quasi il doppio). 8 ore è comunque un risultato apprezzabile che dovrebbe garantire alla maggior parte degli utenti di arrivare a fine giornata senza troppi patemi.
Benché la multimedialità spinta non sia proprio il campo prediletto da questo ZenFone 3 Max, è anche vero che comunque abbiamo voluto provare alcune applicazioni ludiche per capire come si comportava sia a livello prestazionale che di batteria. Il risultato è che ZenFone 3 Max si è comportato bene con giocabilità fluida con diversi titoli (anche con grafica mediamente complessa) mentre la batteria ha rispecchiato le aspettative, dove con un utilizzo intenso sia della CPU che della GPU oltre che dello schermo ha visto calare la percentuale a ritmi considerabili normali. Si tratta ovviamente di situazioni limite in quanto la maggior parte del tempo lo smartphone verrà utilizzato per altri generi di attività come social network, instant messaging, telefonate, navigazione web e riproduzione di contenuti musicali (tutte situazioni in cui il SoC può puntare su un’ottimizzazione interna dei consumi).
ZenFone 3 Max è una soluzione Dual SIM e supporta sia le reti 3G sia 4G con le seguenti possibilità 2G/3G/4G su micro-SIM mentre la seconda SIM è 2G/3G/4G su nano-SIM e con supporto a Dual SIM-Dual Standby. La configurazione avviene tramite l’interfaccia nella zona delle impostazioni e prevede una serie di opzioni per garantire una personalizzazione di buon livello un po’ come accaduto per altri modelli con questa caratteristica già presentati in passato. Come il modello precedente, anche ZenFone 3 Max può essere utilizzato come “Power Bank” mediante l’adattatore OTG in dotazione.
Asus ZenFone 3 Max – Conclusioni
Tirando le somme su questo nuovo modello possiamo dire che Asus ha scelto una strada che ci sembra più che corretta benché con qualche rinuncia. Sicuramente la qualità costruttiva è stata innalzata a livelli più che interessanti considerando il prezzo di vendita di ZenFone 3 Max mentre la diminuzione della capacità della batteria è da considerarsi qualcosa di relativamente sacrificabile (anche se una batteria da 5000 mAh avrebbe fatto ancora più “gola”). La scelta di utilizzare un SoC MediaTek piuttosto che Qualcomm ha permesso di non alzare troppo il prezzo di vendita ma garantire comunque l’utilizzo di materiali e design pregiati con il vetro 2.5D e la struttura in alluminio satinato.
La fotocamera da 13 MPixel posteriore permette di scattare fotografie con una buona qualità quando le condizioni di illuminazioni sono decenti mentre con una bassa luminosità si deve venire a patti con un sensore che non ha la qualità né le prestazioni della fascia medio-alta/alta. Purtroppo è stato scelto di ridurre l’apertura portando così a una riduzione della luce in ingresso rispetto al modello precedente (f/2.0 contro f/2.2). ZenFone 3 Max poi ci ha soddisfatto per quanto riguarda l’autonomia che è calata ma che rimane comunque più che accettabile anche in virtù dei 4100 mAh.
La possibilità di utilizzare il lettore d’impronte è sicuramente un “plus” (per quanto la precisione sia migliorabile) mentre il sistema operativo e l’interfaccia utente Asus possono anche non piacere in quanto a volte è confusionaria ma le prestazioni complessive e la mancanza di lag significativi sono un buon punto a favore. La parte audio non è un punto forte per via dello speaker posteriore e di tipo mono mentre lo schermo è di buona qualità e permette all’utente di godersi immagini/video e la navigazione web. La capacità di 32 GB è un’altra buona notizia per gli utenti rispetto ai precedenti 16 GB e trovandosi on-line a circa 200 euro questo ZenFone 3 Max potrebbe interessare più di un utente che magari non vuole scegliere un produttore orientale qualsiasi ma affidarsi a una società che ha comunque una buona base di utenza.